Lacrime sotto la tavola
Quando era piccola, la mamma di Bella le insegnava: “Mia amata figlia, prega a Dio. Lui capisce tutto di te e verrà in tuo aiuto.”
E` cresciuta con quelle parole della sua madre, credendo che Dio capiva tutto. Sembrava che Bella non questionasse mai quella convinzione.
Poco a poco ha accumulato diverse esperienze di vita, un misto di alti e bassi, gioie e dolori… Poi venne un periodo in cui arrivarono delle onde grandi nella sua vita.
Gradualmente Bella cominciò a sentire che la vita riservava tante sorprese ed era difficile capire le persone. Poi è arrivato un momento in cui lei sentiva che nessuno sulla terra poteva capirla, perfino se stessa. Questa esperienza cresceva con gli anni. Poi venne un periodo, in cui aveva molte domande e tutte avevano lo stesso contenuto: “Chi può perdonare i miei peccati? Chi può vedere il mio scoraggiamento quando fallisco? Chi può accettare chi sono io veramente, uno che tante volte non riesce ad essere buona? Chi può capire la stanchezza del mio spirito quando non riesco a prendere una decisione? Chi può sentire le paure che giacciono nel profondo del mio cuore? Chi può sentire la pressione che mi da la voglia di esplodere, eppure non riesco a parlarene con nessuno? Chi può sentire il mio terribile dolore alla schiena? Chi può vedere la mia preoccupazione di perdere il lavoro? Chi può capire la rabbia e la sfiducia causate dal tradimento che bruccia nella mia mente? Chi? Qualcuno…..? “
Bella non trovò nessuno. Non c’era nessuno! La solitudine e la delusione pesarono sul suo cuore.
Bella si ricordò delle parole della sua madre: “Mia amata figlia, prega a Dio. Lui capisce tutto di te e verrà in tuo aiuto.” Essendo una buona figlia, Bella cercava di seguire questo consiglio. Tuttavia, si sentiva che ha creduto soltanto in una maniera superficiale, nella sua testa, ma non ha avuto una reale convinzione nel suo cuore. Non aveva trovato un fondamento pratico per il fatto che Dio la capiva. Volgendo i suoi occhi verso Dio, ha visto solo un viso morto, sofferente, sulla croce. Facendo domande a Dio, sentiva solo l’eco della propria voce che tornava a lei. A volte si chiedeva se lei avesse una certa mancanza di sensibilità o di profondità che l’ha resa difficile sperimentare la presenza reale e profonda di Dio.
Poi un momento è arrivato, in cui Bella ha pianto due volte, una molto differente dall’altra. Quel giorno il suo cuore era pesantemente gravato da un senso di solitudine che le sembrava addirittura un vicolo cieco. Era sopraffatta dalla tristezza e non sapeva a chi rivolgersi. Le lacrime scorrevano liberamente sul suo viso. Esausta, appoggiò la testa sul tavolo da pranzo e cadde in un sonno senza saperlo. Dopo qualche minuto di sonno difficile, si è svegliata. La sua testa era tesa come un palloncino sotto pressione. Le lacrime versate alcuni momenti prima hanno lasciato ancora i loro segni sul suo volto stanco e sui suoi capelli aggrovigliati. Bella sospirò un lungo sospiro, con la parola: “O Dio!” Era solo una parola che pronunciò per abitudine. Nessuno rispose. L’intero spazio intorno a lei era di un silenzio totale. Improvvisamente Bella gridò ad alta voce: “Nessuno mi capisce. Mi capisci tu, Dio? Ma, come puoi capirmi tu?” Restava lì, insensibile.
Dopo un po’, Bella appoggiò le mani sul tavolo per alzarsi, per andare in bagno. Vide un foglio di carta sotto la tavola. Non ricordando quello che era, si chinò per vederlo. Oh, era il foglio con le letture della Messa di Natale che aveva portato a casa l’altra settimana. Bella lo prese in mano, gli diede rapidamente un’occhiata, prima di buttarlo al cestino. Improvvisamente i suoi occhi si sono posati sulle parole : “Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi.” (Giovanni 1:14 ) Per qualche ragione, si fermò, completamente. Si sedette per terra, sotto la tavola, il foglio nelle mani, fremendo con le emozioni, e i suoi occhi fissati su quelle parole. E di nuovo, le lacrime si sono versate, più di prima.
Questa volta furono lacrime di felicità. Si sentiva felice perché sentiva capita. Piangendo, sotto la tavola, Bella murmurò: “Mamma, avevi ragione. Dio capisce tutto di me perché è diventato come me!”
Bella ora sa perché Dio ama, perdona e accetta profondamente la persona umana: E’ perché Dio si è fatto carne, carne umana, la sua carne, e così Dio capisce chiaramente la condizione umana, la sua condizione.
Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi. Alleluia Alleluia Alleluia !
Joseph Viet
[2014]
Tiếng Việt: https://only3minutes.wordpress.com/tieng-viet/nuoc-mat-duoi-gam-ban/
English: https://only3minutes.wordpress.com/tears-under-the-table/
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