da piccolo a GRANDE
Domenica 3B Tempo Ordinario
A volte, quando vedo le mie imperfezioni, mi pongo questa domanda: “Chi sono io, perche Dio mi ha chiamato per annunciare il suo Vangelo?” Vorrei invitarvi a meditare brevemente sulle storie della vocazione del profeta Giona e dei primi apostoli di Gesù perche siamo più fiduciosi e grati per la nostra vocazione.
In primo luogo, meditiamo sul profeta Giona. Come sappiamo, Dio l’ha mandato a Ninive per avvertire le persone del loro modo di vivere peccaminose che potrebbe portare alla distruzione. Giona non voleva andarci. Ha anche cercato il modo per fuggire da questa chiamata. Forse era riluttante ad affrontare le sfide, o aveva paura di quegli abitanti aggressivi, o era consapevole che non era meglio di loro, o semplicemente per lui non erano importanti…. Ad ogni modo, Dio ha ancora riposto la sua fiducia in Giona e gli ha affidato questa importante missione. Dopo essere stato salvato da Dio dai pericoli del mare, è andato a dire al popolo del loro stato di essere. In quel momento, Giona non si sentiva sicuro di se’ ed era spaventato, ma il frutto delle sue parole fu sorprendente: la gente che era nota per condotte cattive si pentò e si girò verso la via di Dio, dal re ai suoi sudditi, dai vecchi ai giovani, dalle persone agli animali. Le parole di Giona hanno salvato tutto il popolo.
In secondo luogo, i primi apostoli di Gesù, tra i quali Simone, Andrea, Giacomo e Giovanni (Mc 1,14-20) erano persone semplici, di paese, con lavori umili. Essi avevano talenti e abilità sociali limitate. Eppure, il Maestro Gesù è venuto a questi semplici “pescatori” e ha affidato loro la missione di “pescatori di uomini”. Lo hanno subito seguito. E, il frutto della loro risposta è più che sorprendente: una moltitudine di persone ha imparato a conoscere il Vangelo dell’amore ed è felice, insieme a noi.
Una volta ho sentito una conversazione tra due studenti di teologia. Uno studente chiedeva: “Hai intenzione di scrivere alcune riflessioni sul Signore e di condividerle con i tuoi amici online, per esempio su facebook” L’altro studente rispondeva: “No. Altre persone hanno già scritto le cose che voglio scrivere. Non voglio ripetere ciò che hanno detto. Inoltre, hanno fatto un lavoro migliore.” Forse quello studente aveva una propria idea o intenzione. Tuttavia, secondo la mia osservazione della vita, se scrivesse qualcosa di buono su Gesù, la sua condivisione sarebbe ancora utile perché vive in un tempo e un luogo unici.
Fratelli carissimi, Giona, gli apostoli e gli altri discepoli di Gesù non avevano bisogno di fare qualcosa di straordinario. Tutto quello che hanno fatto è stato seguire la chiamata di Dio con fiducia, collaborare con la sua grazia che agisce in loro e proclamare il suo amore nelle loro attività quotidiane. ” Il miracolo” può accadere quando collaboriamo con la grazia di Dio. Lo Spirito Santo può utilizzare qualsiasi notra buona azione di noi per aiutare noi e gli altri. Questo ci dà speranza e fiducia in quello che facciamo per amore, anche quando sembra piuttosto insignificante. Dio benedica tutti noi e le nostre vocazioni.
Giuseppe Viet, O.Carm
si, io cerchero’ di fare una cosa per testimoniare Dio nella mia vita.